Open banking, Crédit Agricole Italia e Agos entrano nel capitale di FlowPay
Fonte: Dealflower
Crédit Agricole Italia e Agos, società partecipata per il 61% dal Gruppo Crédit Agricole attraverso Crédit Agricole Consumer Finance e per il 39% da Banco Bpm, annunciano una nuova collaborazione strategica nel mondo dei pagamenti digitali.
La banca e la società leader nel credito al consumo hanno infatti sottoscritto un accordo per l’ingresso, con una quota di minoranza, nel capitale di FlowPay, fintech fiorentina specializzata nello sviluppo di soluzioni open banking innovative. La partnership si rivolge al mondo delle imprese e a quello dei privati, per ottimizzare e automatizzare il sistema di incassi e pagamenti, valorizzando le informazioni finanziarie in un contesto di massima affidabilità, rapidità ed economicità.
FlowPay, fintech strategica
La collaborazione di Agos con FlowPay nasce a metà 2022 per sfruttare le opportunità della Psd2 (pagamenti digitali) e dell’open banking. Crédit Agricole Italia ha riconosciuto il valore della startup partecipando all’operazione, scelta in linea con la volontà di rafforzare le sinergie di Gruppo.
“Crédit Agricole Italia ha scelto di partecipare al rafforzamento patrimoniale, commerciale e reputazionale di FlowPay perché ritiene strategico promuovere una sempre maggiore efficienza delle transazioni attraverso modelli di business innovativi e sostenibili”, ha dichiarato Andrea Riva, responsabile Area Capital Market e Open Innovation di Crédit Agricole Italia.
“I pagamenti, sempre più digitali, rappresentano un elemento chiave nella relazione con i clienti. Con questa operazione di equity il nostro obiettivo è rispondere in maniera decisa e innovativa alle crescenti esigenze didigitalizzazione della clientela in un quadro che vede l’open banking sempre più centrale”, ha dichiarato Sergio Rossi, direttore Digital Transformation di Agos.
“La fiducia di un player internazionale come Crédit Agricole è motivo di orgoglio e soddisfazione per la nostra giovane startup. Ad unirci è non solo l’interesse per un servizio innovativo bensì una visione comune sul mondo dei pagamenti digitali ispirata a criteri di sostenibilità”, ha dichiarato Federico Masi, ceo di FlowPay.
Come nasce FlowPay
Nata nel novembre 2019 con l’intento di rivoluzionare il sistema dei pagamenti B2B, fin dall’inizio Flowpay ha investito nelle potenzialità della normativa europea che regola i pagamenti digitali, proponendosi di sfruttare la tecnologia di cui è proprietaria per offrire ai partner esperienze di pagamento innovative integrabili via Api all’interno dei propri sistemi, in forza delle autorizzazioni ottenute dalla Banca d’Italia per operare come Pisp (Payment Initiation Service Provider) e Aisp (Account Information Service Provider). Altre innovazioni di processo promosse da FlowPay in ottica sistemica sono prossime ad entrare in produzione.
Per effetto dell’accordo, Sergio Rossi, direttore digital transformation di Agos, siederà nel Consiglio di amministrazione di FlowPay, in rappresentanza del Gruppo Crédit Agricole.
Gli advisor
L’operazione è stata seguita sotto i profili legali dallo Studio Legale Cappelli Rccd nonché, per i profili di competenza, dallo Studio Tanganelli e Associati Dottori Commercialisti.
Cappelli Rccd ha agito con un team composto, per i profili corporate/M&A, dal partner Guido Masini coadiuvato dal senior associate Alessandro Antoniozzi e dall’associate Alberta Berruti, nonché per i profili regolamentari dal partner Gabriele Buratti.