Il futuro dei pagamenti per la Pa è tutto da scrivere

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Fonte: Wired

La digitalizzazione dei pagamenti è inserita in un piano di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, molto ambizioso e strutturato, che prevede un investimento di 2,01 miliardi di euro, come previsto dal Pnrr. La piattaforma PagoPa e l’app Io rivestono un ruolo fondamentale nella semplificazione e digitalizzazione dei pagamenti, con un investimento previsto di circa 750 milioni di euro e una platea potenziale di circa 17.500 enti.

Il quadro normativo fissava il 28 febbraio 2021 come termine per la transizione su  PagoPa di tutti i pagamenti verso le pubbliche amministrazioni. A circa un anno di distanza, è tempo di analizzare lo stato dell’arte e tracciare gli scenari futuri. L’analisi delle transazioni avvenute sulla piattaforma PagoPa evidenzia un incremento esponenziale dell’80% nel 2021 rispetto all’anno precedente, con 182,5 milioni di transazioni e un contro valore economico di circa 33,9 miliardi rispetto ai 19,7 del 2020. Anche l’app Io registra un notevole aumento dei download, con 24,8 milioni nel 2021 rispetto ai 9 del 2020.

Approfondendo il raffronto tra i due periodi di riferimento, si evidenzia un ulteriore dato: l’ingresso delle utility tra i principali Enti Creditori del 2021. Se nel 2020 i primi tre Enti Creditori sono ACI, Agenzia delle entrate e INPS, nel 2021 la classifica vede l’entrata di Servizio Elettrico Nazionale e Enel Energia al secondo e quarto posto. Questo trend sarà destinato a rafforzarsi in futuro, con l’ingresso di ulteriori utility nel mondo PagoPa, compagnie telefoniche incluse.

Senza dimenticare l’innegabile impulso alla transizione digitale impresso dalla pandemia, i dati suggeriscono ottimismo circa l’evoluzione futura della piattaforma PagoPa, seppur con alcuni punti di riflessione che meritano un’attenta osservazione da parte di tutti gli attori del settore.

Ancora oggi parte dei pagamenti verso le PA avvengono attraverso canali diversi, come dimostrano i numeri delle transazioni di importanti Enti Creditori lontani dai volumi attesi. La stessa app Io attende l’on boarding di numerosi Enti Creditori e l’ampliamento dei servizi offerti da quelli già presenti.

Nell’indagine di Banca d’Italia sull’informatizzazione nelle Amministrazioni locali, pubblicata a gennaio 2022, si rilevano criticità nell’adozione delle nuove tecnologie, dovute a carenze infrastrutturali e formative. Considerati i piani di upskilling e reskilling annunciati dal Ministero della Pubblica Amministrazione e i diversi fronti di investimento previsti dal Pnrr, ci auguriamo che queste lacune siano progressivamente colmate

Il ritardo nell’adozione di strumenti digitali di pagamento non è imputabile esclusivamente alla PA, ma anche alle abitudini dei singoli cittadini. La transizione digitale rischia innegabilmente di lasciare indietro una parte della popolazione meno digitalizzata, abituata a effettuare i pagamenti in presenza. Si consolida quindi l’esigenza di creare e rafforzare dei touch point fisici sul territorio, dotati di dispositivi smart-pos connessi alla piattaforma PagoPa.

La grande sfida del futuro si gioca sul rendere l’esperienza di pagamento sempre più user-friendly, eliminandone l’attuale frammentazione e aumentando la scelta di strumenti di pagamento a disposizione. L’innovazione tecnologica si concentrerà sulla produzione di strumenti di innovative e invisible payments sempre più sicuri, multicanale, integrati e al servizio del cittadino.

Un’ultima riflessione riguarda gli attori dell’ecosistema dei pagamenti digitali verso la PA. La piattaforma PagoPa mette in comunicazione Enti Creditori e cittadini, grazie all’operato di molteplici soggetti quali: partner e intermediari tecnologici, per la gestione dei collegamenti e dei flussi, e PSP (prestatori di servizi di pagamento) che offrono i servizi di incasso. In un ambito nel quale operano pubbliche amministrazioni, banche, istituti di pagamento e fintech è necessario un dialogo costante, investimenti in ricerca e un utilizzo di tecnologie che massimizzino l’interoperabilità tra le diverse piattaforme.

L’obiettivo finale, complesso e sfidante, sarà quello di garantire ai cittadini una vera e propria cittadinanza digitale, grazie a una piattaforma che garantisca l’interoperabilità tra i diversi servizi della pubblica amministrazione e che renda il momento del pagamento sempre più semplice, veloce e sicuro.

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