Worldline: i pagamenti cashless generano fino al 93% di CO2 in meno rispetto al contante
Fonte: Arenadigitale.it
I pagamenti digitali rappresentano un rilevante componente dell’industria finanziaria in grado di svolgere una parte attiva nell’impegno verso una crescente sostenibilità del settore. Le transazioni cashless peraltro comportano per natura una riduzione importante dell’impatto sull’ambiente.
Worldline, leader europeo dei pagamenti digitali, è in prima fila per guidare la rivoluzione del settore in ottica di sostenibilità.
L’impegno dell’azienda in questa direzione è stato illustrato dal Group Head of CSR Sébastien Mandron al Phygital Sustainability Expo in un panel tenutosi il 4 giugno a Roma dal titolo “Finanza Sostenibile ESG” che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Viceministro dell’Economia Maurizio Leo e del Presidente di Confimprese Mario Resca.
I risultati dello studio “Accelerating the decarbonisation of payments”, promosso dalla stessa Worldline in collaborazione con l’Università Paris Dauphine-PSL e sottolineati da Sébastien Mandron, rilevano che una transazione in contanti in negozio emette il 14% in più di emissioni di CO2 rispetto a una transazione digitale. Un pagamento in contanti genera infatti 2,8 g di emissioni, rispetto ai 2,45 g prodotti da un pagamento cashless, senza tener conto dell’impatto sull’ambiente che può avere l’attività di prelievo di banconote, che comporta l’utilizzo di mezzi di trasporto, ma anche la doppia stampa delle ricevute e dei componenti fisici della catena del valore, come le carte in plastica e il terminale di pagamento. Tenendo conto di questi fattori, una singola transazione in contantipuò emettere fino 36,8 g di CO2, circa 15 volte in più rispetto ai pagamenti digitali.
Lo studio identifica inoltre le azioni che potrebbero contribuire a ridurre ulteriormente l’impronta di carbonio di una transazione di pagamento digitale in negozio, tra cui la virtualizzazione delle carte e l’utilizzo di pagamenti da smartphone a smartphone, che comporterebbero fino al 70% di emissioni in meno. I pagamenti online, invece, ridurrebbero l’impronta di carbonio fino al 93%.
“La riduzione delle emissioni legate alle transazioni di pagamento dipende ora dalla nostra capacità di cambiare le nostre abitudini”, spiega Sébastien Mandron. “Per progredire verso un’industria più decarbonizzata sarà necessario ridurre i dispositivi fisici e utilizzare maggiormente le infrastrutture digitali che comportano meno emissioni e vantaggi diretti sull’ambiente, mantenendo al contempo sicurezza e convenienza ai massimi livelli. La necessità è di lavorare collettivamente come un ecosistema verso benefici comuni per operatori del settore, banche, autorità di regolamentazione e cittadini”.
Per quanto riguarda il contributo specifico di Worldline, il Manager ha evidenziato come l’azienda abbia promosso il programma Trust 2025 che punta ad accelerare gli avanzamenti compiuti nel proprio settore in ottica ESG, coinvolgendo tutti gli stakeholder al fine di costruire la fiducia dei clienti grazie a soluzioni affidabili, sicure, innovative e dall’impatto positivo su tutti contesti sociali.
In termini di riduzioni delle emissioni, Worldline ha ottenuto nel 2022 una riduzione del 48% (emissioni scope 1, 2), con l’obiettivo di un’ulteriore riduzione del 42% entro il 2030.
Gli interventi riguardano aspetti e pratiche ESG quali la valutazione del ciclo di vita delle soluzioni e una loro progettazione eco-compatibile, la promozione di un’economia circolare attraverso acquisti ecosostenibili, oltre che investimenti nel benessere sul lavoro, incentivando la diversità e l’inclusione, e lo sviluppo delle comunità locali.
Oltre ad essere direttamente impegnata a ridurre la propria impronta carbonica, Worldline ha aumentato l’adozione di pratiche sostenibili all’interno della propria catena di fornitura. Questo avviene sia tramite un’opera di allineamento sugli obiettivi che attraverso aspetti contrattuali e di successivo monitoraggio. A questo fine è coinvolta la piattaforma specializzata EcoVadis. Sono stati in questo senso vagliati nel 2023 il 91% degli investimenti in fornitori strategici, raggiungendo in anticipo il target prefissato al 2025.
Grazie all’implementazione di queste azioni, nel 2023 Worldline è stata classificata nell’1% delle aziende più sostenibili valutate da EcoVadis.
Anche l’Italia ha dato un rilevante contributo agli obiettivi di Gruppo. Nel nostro Paese, infatti, Worldline ha gestito 3,1 miliardi di transazioni di issuing/acquiring e 16,1 milioni di carte e quasi 460 milioni di transazioni nei negozi.
Sébastien ha concluso: “La sostenibilità è al centro del modello aziendale e dei valori di Worldline, che aspira a diventare un riferimento nel settore dei pagamenti. Il miglioramento dei rating CSR e degli indicatori di performance extra-finanziari negli ultimi anni dimostra quanto Worldline prenda sul serio questo tema. Le sfide della sostenibilità ci aiutano ad alimentare il motore dell’innovazione attraverso nuove offerte, processi e modalità organizzative, che potranno creare valore aggiunto per i nostri clienti e la società. Si tratta inoltre di un’ulteriore motivazione che può dare nuova linfa alcostante impegno dei nostri manager e dei nostri dipendenti”.